L’innovazione nel campo della riabilitazione motoria ha raggiunto un nuovo traguardo con Homing, il sistema compatto e “all-in-one” sviluppato in Italia da Tecnobody e in grado di far ottenere importanti risultati anche lontano da ospedali e centri specialistici. Questo dispositivo rappresenta infatti un ponte tra la struttura sanitaria e il domicilio del paziente, garantendo la continuità della cura e aprendo nuovi orizzonti per la teleriabilitazione.
L’ultimo centro ad adottare questa “scatola magica” è stato l’ospedale privato accreditato Sol et Salus di Torre Pedrera. Durante la conferenza stampa, andata in scena pochi giorni fa al municipio di Rimini e alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Massimo Fabi, i responsabili della struttura hanno infatti spiegato come, anche per i pazienti più piccoli, Homing può essere di grande aiuto nella fase post ricovero.
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Che cos’è Homing?
È di fatto un sistema portatile e intelligente, che integra tecnologia di analisi del movimento, intelligenza artificiale (AI) e funzionalità di realtà aumentata/virtuale. Lungo 12,5 cm, largo 13,5 cm e alto 14,2 cm, dal peso di soli 850 grammi, Homing si connette facilmente al televisore di casa del paziente, trasformando l’ambiente domestico in una vera e propria “palestra” riabilitativa.
Le caratteristiche tecniche più importanti
Tra le caratteristiche tecniche più importanti, val la pena citare la telecamera Full HD e la tecnologia Markerless (fondamentali per analizzare oggettivamente e in tempo reale la qualità del movimento del paziente, senza la necessità di applicare sensori sul corpo), la possibilità di correggere in tempo reale il paziente durante l’esecuzione degli esercizi, l’opportunità per il fisioterapista o il professionista sanitario di connettersi da remoto, monitorare il paziente in videochiamata e personalizzare le sessioni e l’ampia libreria di esercizi inclusi in Homing per diverse aree del corpo e adattabili a esigenze ortopediche o neurologiche.
Photo Credit: Sito Tecnobody
